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La teoria

Contrariamente a quanto avviene nella cultura orientale, nella nostra cultura non viene data molta attenzione al respiro in funzione del mantenimento di un buon stato di salute, anche se il fatto che possiamo stare solo alcuni minuti senza respirare ci dovrebbe dare la misura dell'importanza che ha la respirazione per il nostro corpo.
La funzione della respirazione è di portare ossigeno al sangue e di far uscire l'anidride carbonica prodotta dalle funzioni vitali del corpo.
Secondo il dottor Buteyko, l'iperventilazione cronica, cioé il respirare una quantità d'aria superiore al necessario, è una condizione che può comportare molti problemi. Respirando immettiamo nel nostro corpo ossigeno ed eliminiamo anidride carbonica; più aria si respira, più anidride carbonica si espelle, quindi respirando molto più del normale si elimina dall’organismo una grande quantità di anidride carbonica, e di conseguenza si abbassa il suo contenuto in polmoni, sangue e cellule dei tessuti, e ciò provoca molti squilibri al nostro corpo.
 
 
 
Per capirne il motivo analizziamo il processo della respirazione, indispensabile per la vita:
  • L'aria, attraverso le vie respiratorie, arriva negli alveoli polmonari, nei quali avviene lo scambio gassoso con il sangue: attraverso la membrana che separa l'alveolo dai capillari, l'ossigeno passa al sangue e l'anidride carbonica dal sangue all'alveolo. Arrivato nel sangue, l'ossigeno si combina con l'emoglobina, componente dei globuli rossi presenti nel sangue che ha il compito di trasportare l'ossigeno in tutto il corpo.




  • L'emoglobina trasporta l'ossigeno nel corpo e lo rilascia alle cellule. La quantità di ossigeno che circola nel sangue dipende quindi dall'emoglobina disponibile e non dalla quantità d'aria che respiriamo: infatti se raddoppiamo o triplichiamo la quantità di aria inspirata non aumenta la quantità di ossigeno che si combina con l'emoglobina, ma solo quella introdotta ed espulsa, ed assieme ad essa aumenta anche il quantitativo di anidride carbonica che viene eliminato.

  • Nei tessuti l'ossigeno viene utilizzato nelle reazioni metaboliche la cui efficienza dipende dalla quantità di ossigeno presente nelle cellule, cioè da quanto ossigeno l'emoglobina cede alle cellule.

  • Per l' effetto Bohr a basse concentrazioni di CO2 l'emoglobina rilascia ossigeno ai tessuti con maggior difficoltà, pertanto tutti i tessuti risultano scarsamente ossigenati.

Risulta quindi che l'iperventilazione cronica porta ad una diminuzione della quantità di anidride carbonica presente nel sangue, e vediamo ora in che modo la CO2 interagisce con il nostro corpo.

Apparato immunitario

L'anidride carbonica è un catalizzatore per le reazioni chimiche del nostro metabolismo, il che significa che la reazione chimica avviene solo in presenza di CO2, anche se tutti gli elementi della reazione stessa sono presenti in abbondanza. Risulta pertanto che se c'è poca anidride carbonica avvengono poche reazioni chimiche, quindi il nostro metabolismo rallenta e produce un quantitativo inferiore delle sostanze utili al nostro corpo. In particolare, viene prodotto meno cortisolo (il cortisone prodotto naturalmente dal nostro corpo) e ciò crea un affaticamento dell'apparato immunitario, che non solo risulta meno attivo e quindi combatte di meno contro virus e batteri, ma reagisce anche in maniera anomala riconoscendo come pericolosi e pertando da aggredire anche elementi del tutto normali: ecco spiegata l'insorgenza di ALLERGIE ed INFIAMMAZIONI CRONICHE di vario tipo.

apparato respiratorio

La carenza di anidride carbonica provoca spasmi alla muscolatura liscia, che è presente nei bronchioli, e provoca pertanto il broncospasmo, una delle forme di ASMA. Il corpo inoltre, per evitare la fuga di anidride carbonica dal corpo inizia a produrre del muco allo scopo di ridurre le dimensioni delle vie respiratorie in modo da limitare la fuga di CO2. Ecco i RAFFREDDORI e RINITI CRONICHE, ASMA, BRONCHITI CRONICHE, DIFFICOLTA' RESPIRATORIE di vario tipo.

apparato circolatorio

La carenza di anidride carbonica provoca spasmi alla muscolatura liscia, che è presente anche nei vasi sanguigni e provoca pertanto il restringimento di vene ed arterie, e quindi IPERTENSIONE.

apparato neurologico

La carenza di anidride carbonica provoca un sovraeccitamento delle cellule del sistema nervoso a tutti i livelli, quindi le loro reazioni possono non essere più regolari, da cui ANSIA, TACHICARDIA, VERTIGINI, FORMICOLIO AGLI ARTI.

apparato muscolare

Per controbilanciare gli effetti dell'iperventilazione il nostro crpo attinge alle riserve di sali minerali che abbiamo nel corpo che vengono poi eliminati attraverso i reni. A lungo andare si ottiene una carenza di sali minerali che porta i CRAMPI. Inoltre, dal momento che l'iperventilazione per l'effetto Bohr porta ad una scarsa ossigenazione dei tessuti, e quindi anche dei tessuti muscolari, si ha la STANCHEZZA CRONICA.


Se alle cellule arriva poco ossigeno, per richiederne di più il corpo aumenta la respirazione; in questo modo si diminuisce ancora di più la quantità di CO2, e si arriva ad un continuo peggioramento della situazione entrando in un circolo vizioso.

Partendo da tutti questi presupposti il dott. Buteyko ha messo a punto degli esercizi respiratori con i quali il paziente gradualmente e senza sforzo, diminuisce la quantità d’aria immessa nei polmoni in un minuto, in modo da ristabilire il corretto quantitativo di anidride carbonica nel corpo con il risultato che scompaiono i disturbi, cioè si eliminano asma, raffreddori cronici, alta pressione, bronchiti croniche, allergie,...

 
 
 


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